Se hai mai immaginato un futuro in cui i confini tra stati scompaiono e il potere passa nelle mani delle grandi aziende tecnologiche, allora The Coming Wave di Mustafa Suleyman è un titolo che dovresti assolutamente leggere. 👀 In quest’opera, il cofondatore di DeepMind esplora uno scenario che sembra fantascienza, ma che è più vicino alla realtà di quanto immaginiamo.
🌍 Un mondo guidato dalla “Googlizzazione”
Suleyman descrive un futuro in cui le aziende tecnologiche, con il loro controllo su dati, intelligenza artificiale e infrastrutture digitali, diventano i veri “stati sovrani”. Ti suona esagerato? Forse no. Pensa a cosa Google, Amazon o Meta fanno già oggi:
✅ Google sa cosa cerchi, dove vai, quali sono i tuoi interessi e, in molti casi, anche le tue abitudini di consumo. ✅ Amazon può predire cosa comprerai prima ancora che tu ci pensi. ✅ Meta controlla la rete sociale di miliardi di persone e, con essa, l’opinione pubblica globale.
Secondo Suleyman, tutto questo si traduce in un potere che supera quello di molti stati. Il vero governo del futuro potrebbe non essere a Washington, Berlino o Tokyo, ma nei data center della Silicon Valley. L’espansione delle big tech non si limita più all’ambito tecnologico: stanno entrando nella sanità, nella finanza e persino nella sicurezza.

Mappa immaginaria che evidenzia il potere delle big tech rispetto agli stati tradizionali.
🤖 L’intelligenza artificiale: il motore di questa rivoluzione
Al centro di questa trasformazione c’è l’AI, la tecnologia che sta ridisegnando il nostro modo di vivere, lavorare e persino pensare. Le big tech hanno il vantaggio di essere le uniche in grado di sviluppare AI su larga scala, grazie alle risorse immense di cui dispongono.
Ma quali sono i rischi? Suleyman identifica alcune sfide principali:
⚠️ Concentrazione del potere: poche aziende controllano algoritmi che influenzano miliardi di persone. ⚠️ Dipendenza tecnologica: gli stati, anziché investire in autonomia digitale, diventano clienti delle big tech. ⚠️ Erosione della sovranità: chi decide cosa è giusto o sbagliato? Gli stati o un algoritmo progettato da un’azienda privata?
Un esempio concreto? ChatGPT di OpenAI o Bard di Google stanno già cambiando l’educazione, il lavoro e persino il modo in cui cerchiamo informazioni. Se le informazioni sono il nuovo petrolio, le aziende tecnologiche sono i nuovi baroni dell’energia.
L’AI sta inoltre sostituendo sempre più lavoratori in settori tradizionali e specialistici. Ciò porta a un aumento della produttività, ma anche a un rischio di disoccupazione di massa per alcune categorie professionali.
🏴 La fine delle nazioni come le conosciamo?
Suleyman ipotizza che, se questa tendenza continua, il concetto di nazione potrebbe diventare obsoleto. Invece di passaporti, potremmo avere “membership digitali”: sei un cittadino di Google, di Amazon o di una coalizione tecnologica?
Oggi i governi hanno difficoltà a regolamentare la tecnologia. Le leggi sono lente, mentre l’innovazione è velocissima. Questo squilibrio potrebbe portare a un mondo in cui le grandi aziende dettano regole e standard, lasciando agli stati solo il compito di adeguarsi.
Le big tech stanno già assumendo un ruolo da “stato ombra”: Amazon gestisce infrastrutture logistiche più efficienti di molte poste nazionali; Google Maps e Waze regolano il traffico urbano; Facebook è stato accusato di influenzare risultati elettorali in più paesi.
❓ È davvero inevitabile?
La visione di Suleyman non è priva di speranza, ma suona un campanello d’allarme. Se non vogliamo vivere in un mondo dominato da poche aziende, dobbiamo agire ora. Come?
📌 Educazione tecnologica di massa: le persone devono capire come funzionano le tecnologie che usano. 📌 Regolamentazione trasparente: governi e istituzioni devono collaborare a livello globale per creare regole che limitino il potere delle big tech. 📌 Decentralizzazione: tecnologie come la blockchain potrebbero restituire potere agli individui, anziché centralizzarlo. 📌 Investimenti statali nell’innovazione: per bilanciare il potere delle big tech, gli stati devono creare alternative pubbliche efficienti nei settori chiave. 📌 Coscienza collettiva: la società deve comprendere che ogni scelta digitale – dalla piattaforma social che usiamo ai dati che condividiamo – ha implicazioni politiche e sociali.
🌍 Un futuro da scrivere insieme
The Coming Wave non è solo un libro, ma una chiamata all’azione. Suleyman ci invita a riflettere su come vogliamo che il futuro venga plasmato. L’AI e le grandi aziende tecnologiche hanno un potenziale incredibile per migliorare il mondo, ma questo potenziale deve essere gestito con attenzione.
Le scelte che facciamo oggi determineranno il nostro domani: il mondo che stiamo costruendo sarà una distopia aziendalista o un nuovo equilibrio tra tecnologia e sovranità?
💡 Domanda finale: vogliamo vivere in un mondo di “cittadinanze digitali”, o possiamo trovare un equilibrio tra tecnologia, sovranità e umanità?
📢 Il futuro è nelle nostre mani. O, forse, nei nostri server.
💬 Cosa ne pensi? Come immagini il rapporto tra tecnologia e sovranità nel futuro? I governi possono ancora tenere il passo delle big tech? Discutiamone nei commenti! 👇